Contratto di locazione: quali sono le garanzie da dare al locatore?
CONTRATTO DI LOCAZIONE: QUALI SONO LE GARANZIE DA DARE AL LOCATORE
Daresti mai, in affitto, la tua casa a una persona che non ha un lavoro? Oppure ad un anziano con una pensione appena sufficiente a pagare il canone di locazione? Probabilmente risponderai di no. Se è così, perché mai dovrebbero farlo gli altri?
Ti è mai capitato di leggere un cartello con scritto “Affitto solo a referenziati” e di chiederti che significa?
Vediamo allora di fare chiarezza...
Nella lingua italiana, è “referenziato” colui che ha una “referenza”, cioè è in grado di dare garanzie circa le proprie capacità professionali, le qualità morali, la correttezza nei rapporti con gli altri e la solvibilità patrimoniale. Nell’ambito di un contratto di affitto, la referenza serve soltanto ad una cosa: rassicurare il proprietario dell’appartamento che potrai pagarlo con regolarità e con puntualità, che tratterai l’appartamento come se fosse tuo e che non creerai problemi con gli altri condomini. Chiaramente non si tratta di dare la propria parola o di giurare che si è in grado di sostenere il canone: bisogna dimostrarlo!
Ma come? E con quali documenti? È possibile che ti venga chiesta la dichiarazione dei redditi: questo costituisce una violazione della privacy? Cosa rischieresti se mentissi dicendo che hai un posto fisso e invece lavori in nero? Qualora a farti queste domande dovesse essere un’agenzia immobiliare, chi ti garantisce che i tuoi dati saranno trattati nel modo corretto?
Insomma, chiedersi che cosa significa “affitto solo a referenziati”, implica risolvere anche una serie di problemi di carattere legali.
Iniziamo dalla parte più semplice...
Quando, su di un cartello “affittasi”, leggi anche la dicitura “affitto a referenziati”, significa che il proprietario di casa vorrà qualche garanzia in merito alla tua correttezza e alla capacità di poter pagare il canone di locazione. Vorrà quindi sapere che tipo di persona sei, quanto guadagni, se hai mai avuto problemi con la giustizia, con i condomini o con altri proprietari di casa.
Cosa significa affitto solo a referenziati?
La referenza non è una garanzia patrimoniale, come potrebbe essere una fideiussione o un’assicurazione. Si tratta, molto più semplicemente, di una richiesta di documenti che possano attestare le tue qualità personali ed economiche, che sei una persona rispettosa degli impegni presi e che il tuo reddito ti consente di far fronte, con margine, al pagamento del canone e delle spese di condominio.
Diverso sarebbe se ti venisse chiesta una “garanzia personale”.
In tal caso dovresti trovare una persona che ti faccia da garante: entrambi sareste cioè obbligati in solito al medesimo debito e ad entrambi potrebbe essere richiesto l’integrale pagamento.
La differenza, quindi, tra dare un appartamento in affitto a una persona referenziata e richiedere invece un fideiussore è che, nel primo caso, l’obbligato resta solo il conduttore mentre nel secondo, accanto a questi, si aggiunge un secondo soggetto.
La referenza è obbligatoria per legge?
La legge non impone di fornire garanzie per la stipula del contratto di affitto. La richiesta di referenze è solo una garanzia formulata in fase di trattative. Del resto, il locatore è libero di dare la propria casa in affitto a chi vuole e può quindi preferire determinate categorie di soggetti (ad esempio lavoratori dipendenti) ad altri (ad esempio pensionati, disoccupati, stranieri).
Non essendovi alcuna norma che disciplini la richiesta di referenze, tutto viene regolato dalle parti, prima della conclusione del contratto.
Possiamo quindi concludere che, se il conduttore vuole ottenere l'immobile in affitto, dovrà mostrare ciò che gli viene chiesto.
Quali sono le referenze?
Nei rapporti di lavoro la lettera di referenze è quella che viene rilasciata dal precedente datore con cui vengono attestate le qualità del dipendente e la sua capacità a svolgere determinate mansioni. Nei rapporti di locazione è più improbabile che la lettera di referenze sia quella rilasciata da un precedente locatore. Se anche è vero che, grazie alla registrazione dei contratti di affitto, è difficile bluffare, ciò che più interessa al padrone di casa che cerca un inquilino è che questi, nel momento in cui firma il contratto, possa pagare i canoni.
Fermo restando che, per sapere quale tipo di referenza viene richiesta sarà bene parlare direttamente con il locatore, di solito la referenza principale in un affitto è la busta paga, la Certificazione Unica o il contratto di lavoro da cui si possa desumersi l’esistenza di uno stipendio fisso.
Nel caso del professionista, del lavoratore autonomo o dell’imprenditore può valere la dichiarazione dei redditi.
In definitiva, anche se in un contratto di affitto non conta solo la puntualità nei pagamenti, ma una serie di altre obbligazioni, come ad esempio la conservazione dell’immobile in buono stato e il rispetto del regolamento di condominio, non c’è dubbio che l’aspetto patrimoniale giochi un ruolo essenziale e chi riesce a dare garanzie su questo punto può contare sulla conclusione dell’affare.
Ricapitolando, le referenze possono essere:
- le ultime buste paga.
- la certificazione unica.
- la dichiarazione del datore di lavoro che attesta l’esistenza di un contratto di lavoro dipendente, la durata dello stesso, le mansioni e la qualifica ricoperta.
- la dichiarazione dei redditi.
Che succede se mento sulle referenze?
Le referenze sono importanti nella fase delle trattative. Quando queste sono determinanti per il consenso alla conclusione del contratto, l’eventuale falsità commessa dal conduttore costituisce motivo di responsabilità precontrattuale, fonte di risarcimento del danno e di risoluzione del contratto stesso.
Lettera di referenze: quali garanzie sulla privacy?
Il locatore o l’agenzia immobiliare possono conservare la documentazione fiscale che riguarda il reddito del conduttore solo se espressamente autorizzati dal conduttore stesso. Tuttavia, su richiesta dell'interessato, dovranno distruggere tali documenti e, in ogni caso, non potranno divulgarli o utilizzarli per scopi diversi da quelli per i quali sono stati raccolti. Peraltro, il reddito è un dato sensibile coperto da privacy e l’eventuale divulgazione, potrebbe determinare una responsabilità penale.
Studenti referenziati: che significa?
Il problema delle referenze si pone soprattutto per i contratti di affitto con studenti che, non avendo reddito, devono quasi sempre attingere le risorse dai familiari per poter pagare il canone.
In questo caso, la specifica “affitto a referenziati”, significa che il locatore vorrà sapere chi sono i genitori dei suoi futuri inquilini e che lavoro fanno. Di solito, però, la questione viene risolta per via del fatto che il contratto di locazione viene firmato proprio da chi paga, ossia dagli stessi genitori degli studenti.
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