Cos'è l'Euribor?
COSA SI INTENDE PER “EURIBOR”?
Capita molto spesso di acquistare casa e di ricorrere ad un mutuo Bancario, con cui si riceve una somma di denaro che andrà poi rimborsata, a scadenze prefissate, alla Banca erogante, a fronte del pagamento di un tasso di interesse. Vi sono due tipologie di tassi di interesse: fisso e variabile.
Il tasso fisso viene concordato al momento della stipula del contratto di mutuo e non può essere modificato per tutto il periodo di ammortamento; viene calcolato sulla base di un indice di riferimento che si chiama EURIRS, ovvero l’EURo Interest Rate Swap, a cui va aggiunta la commissione a favore della Banca (definita anche spread). Questo tipo di tasso è maggiormente indicato per coloro che hanno l’esigenza di una rata certa e invariata per tutta la durata del finanziamento.
Il tasso variabile cambia a seconda dell’andamento dell’indice di riferimento, che prende il nome di EURIBOR, cioè l’EURo Inter Bank Offered Rate, a cui va aggiunto, come per il tasso fisso, lo spread.
In questo articolo vedremo cos’è e come funzione l’EURIBOR.
Cos’è l’EURIBOR
L’EURIBOR è nato in concomitanza con l’euro (4 gennaio 1999) e ha sostituito i vari tassi di mercato che venivano utilizzati dai singoli Paesi (in Italia era in vigore il Ribor, Roma Interbank Offered Rate).
E’ un tasso interbancario di riferimento, comunicato giornalmente dalla European Money Markets Institute (EMMI, nota fino a qualche tempo fa come European Banking Federation, EBF), calcolato tramite la media dei tassi d’interesse utilizzati dalle banche attive nel mercato monetario dell’euro.
Cos’è il panel di banche
Il panel di banche è un gruppo formato da istituti di credito,europei ed extra-europei, attivi nel mercato monetario dell’eurozona, che forniscono volontariamente informazioni utili a determinare la media semplice dei tassi forniti, da cui poi si otterrà EURIBOR.
Le banche italiane presenti sono due: Intesa Sanpaolo e Unicredit. A gennaio del 2019 era presente anche Banca MPS che, ora, ne è uscita.
Le diverse tipologie di scadenza di EURIBOR
I tassi Euribor sono calcolati in base alla loro durata:
• 1 mese
• 3 mesi
• 6 mesi
• 12 mesi
Il valore dell'indice varia in base all'andamento del mercato europeo ed in base alla durata, infatti, per fare un esempio, un valore dell'Euribor a 1 Mese è tendenzialmente più basso rispetto a quello di un Euribor a 3 Mesi.
Fino alla fine del 2018 venivano calcolati e pubblicati anche i tassi Euribor a 2 settimane, a 2 mesi e a 9 mesi. I tassi Euribor sono ampiamente usati come riferimento per i tassi a breve termine.
Il tasso Euribor probabilmente più conosciuto dai risparmiatori è quello a sei mesi, poiché viene solitamente utilizzato per il calcolo degli interessi nei mutui a tasso variabile.
Cosa succede se l’EURIBOR scende sotto lo zero
Negli ultimi anni l’EURIBOR ha perso molto del suo valore, tanto che ora è sotto lo zero. L’EURIBOR negativo ha quindi influenzato il mercato delle compravendite e dei mutui: quasi tutti gli istituti di credito hanno applicato l’EURIBOR negativo al calcolo di interesse, facendolo diminuire di molto. Per questo Banca d’Italia ha fornito delle precise indicazioni su come calcolare il tasso di interesse con EURIBOR negativo: nel contratto di mutuo con tasso variabile deve essere infatti esplicitata la clausola “floor”, che impedisce di all’indice EURIBOR di scendere oltre lo zero. Prima di queste direttive, infatti, il calcolo della rata di mutuo veniva effettuato con una sottrazione tra spread e EURIBOR; ora, invece, con l’EURIBOR fermo a zero, si paga solo e soltanto lo spread alla banca.
Convenienza dei mutui con tasso variabile e indice EURIBOR
Anche se l’EURIBOR è un tasso soggetto a variazioni, ad oggi risulta essere il più conveniente, se paragonato all’EURIRS, poiché seguendo l’andamento dei mercati, EURIBOR si è ribassato di molto, andando praticamente ad azzerarsi e permettendo al mutuatario di pagare solo lo spread alla banca.
Tuttavia, non potendo sapere cosa ci riserverà il futuro e il mercato economico, si potrebbe ipotizzare un aumento dell’EURIBOR nei prossimi anni, che andrebbe ad incrementare nuovamente la rata del mutuo. Un consiglio molto utile è quello di prendere in considerazione l’ipotesi di scegliere un mutuo a tasso variabile con Cap (che costa leggermente di più del tasso variabile “semplice”), in cui viene stabilita una soglia massima oltre la quale la rata non può andare, rendendolo più sicuro del tasso variabile “semplice”.
In conclusione, qualora vogliate delucidazioni e chiarimenti per la stipula di un mutuo, contattateci e vi offriremo una consulenza gratuita.