La scheda catastale
LA SCHEDA CATASTALE
Forse un po' a tutti sarà capitato di sentire il termine “scheda catastale”.
Ma che cos'è? Quali sono le sue caratteristiche? E come si accede ad una scheda catastale?
Seguiteci alla scoperta di quello che è probabilmente il documento più comune e più richiesto, quando si compie una qualsiasi operazione su di un immobile...
Cos'è e quali sono le sue caratteristiche
La planimetria catastale, o scheda catastale, è il disegno tecnico in scala 1:200, di un immobile (abitazione, negozio, ufficio, garage, ecc.), registrato al Catasto competente per territorio. In sostanza, è una “fotografia” dall'alto della proprietà immobiliare; dalla sua analisi, è possibile verificare tutte le principali informazioni sull'edificio, come ad esempio, i contorni, la distribuzione interna dei locali e la loro destinazione, nonché altre informazioni utili a ricostruire le caratteristiche dell'immobile (eventuali pertinenze, il piano, eventuali confinanti, orientamento dell'unità immobiliare rispetto al nord, ecc.). Inoltre vi è riportato il nome del tecnico che si è occupato della registrazione della scheda e i dati catastali identificativi dell'immobile
Come vi si accede
Questa “carta d'identità” dell'immobile, custodita presso gli uffici del Catasto, può essere richiesta da tutti coloro che vantano dei diritti sull'unità immobiliare, oppure da un loro delegato. In questo secondo caso, al delegato dovrà essere rilasciata un'apposita delega scritta da parte del titolare del diritto.
Tale richiesta può essere presentata presso gli sportelli di qualsiasi ufficio provinciale del Catasto, oppure in modalità telematica, tramite gli appositi servizi disponibili in rete.
Nella maggior parte dei casi, le schede catastali sono già inserite nella banca dati, ma in caso di mancata informatizzazione della planimetria, è possibile chiederne l'inserimento utilizzando il servizio telematico di “correzione dati catastali online”, oppure presentando apposita istanza presso l'ufficio provinciale del Catasto competente. n
Il primo dato fondamentale per richiedere la planimetria è il nome del Comune in cui è situato l'immobile. Il foglio è la parte di territorio del comune che il catasto presenta nelle mappe cartografiche, per semplificare la comprensione e la ricerca. La particella è all'interno del foglio e può essere una porzione di terreno o una costruzione. Il subalterno serve a identificare l'unità immobiliare. L'insieme dei subalterni, prende il nome di elaborato planimetrico. Tutti questi dati, generalmente, sono indicati da numeri.
La corrispondenza tra il documento e lo stato di fatto
In caso di acquisto o vendita immobiliare, la scheda catastale deve essere allegata all'atto notarile, ma deve essere anche aggiornata e deve corrispondere al reale stato in cui si trova l'immobile. Se ci sono state delle modifiche, quali diverse disposizioni degli ambienti o della loro destinazione, abbattimento di muri e tramezzi o variazioni a porte e finestre, il documento deve essere riveduto e corretto. Il cambiamento dello stato dell'immobile senza un adeguato aggiornamento catastale, rende nullo l'atto di vendita dell'immobile stesso. E' quindi indispensabile, per evitare di compromettere la validità della compravendita, la perfetta corrispondenza tra la planimetria depositata al Catasto e lo stato dell'immobile.
Planimetrie catastali storiche
Un caso particolare e degno di nota, sono le cosiddette schede catastali storiche, ovvero planimetrie che ritraggono immobili che oggi non esistono più, che hanno subito delle trasformazioni, oppure riferite ad unità immobiliari soppresse.
E' sempre possibile richiedere, presso gli uffici provinciali del Catasto, tali particolari documenti; tuttavia, le schede catastali di questi immobili, possono essere rilasciate soltanto a coloro che, al momento della distruzione, della trasformazione oppure della soppressione, vantavano dei diritti reali sull'unità immobiliare.